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Caratteristiche del Topo

Il Topo domestico

(Mus musculus domesticus) è un piccolo roditore mammifero, appartenente alla famiglia dei Muridi, ed è il più diffuso di tutto il genere Mus. Vive spesso a fianco degli uomini, che inconsapevolmente gli forniscono protezione ed ampia disponibilità di cibo, salvo a cacciarlo appena ne percepiscono la presenza, in quanto arreca danni ingenti alle colture ed alle dispense, oltre a rendersi vettore di molte malattie.

Proprio per tenere a bada questi roditori nocivi l’uomo ha addomesticato il gatto.

Curioso e nello stesso tempo timoroso, tende ad assaggiare un gran numero di alimenti diversi, dai quali attinge piccole quantità di cibo. Tale abitudine lo porta a rosicchiare praticamente di tutto: scatole, contenitori di vario genere, carta, cavi, tappezzerie, intonaci etc., causando danni di gran lunga superiori al suo effettivo fabbisogno giornaliero.

 

L’attività del topo, che in natura è prevalentemente notturna, negli ambienti umani si esplica anche di giorno, soprattutto in ambienti oscuri e tranquilli. Inoltre tende a rimanere immobile se il suo nascondiglio è minacciato, facilitando così il suo involontario trasporto da un locale all’altro all’interno di contenitori ed imballaggi.

Ratti e topi sono considerati animali nocivi e quindi possono essere uccisi liberamente, senza alcuna conseguenza legale.

Dimensioni

I topi adulti misurano una ventina di centimetri (10 cm di corpo ed il resto è coda)e pesano fra i 10 ed i 25 grammi.

Aspetto
Il pelo corto e lucente, di colore bruno-grigiastro sul dorso e grigio chiaro sul ventre ricopre interamente il corpo, tranne zampe, orecchie, coda e punta del muso, che sono quasi del tutto glabre e di colore grigio-rosato. Il muso è stretto ed appuntito.

I sensi del topo

Gli occhi sono neri, lucidi e muniti di palpebre. Essendo un animale di abitudini crepuscolari e notturne, ha una vista molto limitata, probabilmente in bianco e nero.
Il senso dell’udito è invece è molto sviluppato, il topo, infatti può udire frequenze fino ai 100 kHz e forse di più, quindi ben oltre la soglia degli ultrasuoni.
Il topo comunica con i suoi simili  con squittii percepiti dall’orecchio umano oppure con ultrasuoni, che noi non udiamo e che utilizza nella breve distanza.
L’olfatto è il senso più sviluppato del topo a cui sono deputate sia le narici che il VNO (organo di Jacobson), utilizzato per rintracciare i segnali ormonali.
Il tatto è sostituito dai baffi, le sensibili vibrisse, che vengono utilizzate dall’animale anche per rendersi conto delle dimensioni degli cunicoli in cui si insinua.
I potenti denti incisivi a crescita perenne devono essere limati continuamente attraverso il rosicchiamento di superfici abrasive, se non facesse così, i denti crescerebbero a dismisura bloccandogli la bocca.
L’equilibrio del topo è assicurato dalla coda, lunga quanto tutto il suo corpo e ricoperta di scaglie cornee disposte ad anelli. Le scaglie gli servono per far presa ed arrampicarsi su superfici verticali, corde e persino vetri, e per tenersi in equilibrio anche durante il salto e la corsa.
La coda è anche utilizzata per regolare la temperatura corporea, che viene controllata dilatandone o restringendone i vasi sanguigni.

Biologia

Il topo è un animale crepuscolare e notturno, durante il giorno riposa in luoghi riparati. Non va in letargo e si adatta infatti molto bene ad ambienti freddi (purché vi sia disponibilità di cibo), al punto che sì è trovato bene a vivere anche all’interno di celle frigorifere.
È un animale socievole con gli individui della sua stessa specie.
I maschi sono territoriali e tendono a definire un proprio spazio all’interno del quale dominano su varie femmine e cuccioli. Per segnalare la propria presenza i topi usano segnali olfattivi e marcano il territorio con urina e feci. Queste ultime, lunghe circa 3 mm e di colore nero, sono il segnale visibile, anche all’occhio umano della loro presenza, mentre l’urina (in particolare quella dei maschi) ha un forte odore dovuto alla presenza di numerosi composti chimici.

Alimentazione

E’ un animale onnivoro: in natura mangia soprattutto prodotti vegetali, come semi, frutti, radici, foglie e steli, ma anche piccoli insetti. In ambiente antropico si nutre pressoché di qualsiasi alimento disponibile, persino di colla e sapone. Predilige la cioccolata ed il burro di arachidi.
Il topo ricava l’acqua di cui necessita dal cibo.

Riproduzione

Il topo raggiunge la maturità sessuale tra le 5 e le 6 settimane di vita, mentre la gestazione è di circa 20 giorni. Le femmine presentano l’estro post partum, cioè sono in grado di accoppiarsi nuovamente subito dopo aver dato alla luce i piccoli, il cui numero per ogni parto è compreso tra 4 ed 8. Ciascuna femmina, in condizioni normali, può avere da 5 a 10 parti all’anno.

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