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Le malattie trasmesse dai Topi

Solo nel secolo scorso, più di 10 milioni di persone sono morte a causa di malattie trasmesse dai roditori.

Ma prima aspetta… Se non vuoi dilungarti in una lunga lettura, scorri in fondo e trovi subito l’elenco delle principali malattie trasmsesse dai roditori, dei sintomi e delle cause.

Ma ora ritorniamo a noi…

Fra principali rischi per la salute pubblica: la Schistosomiasi, che ogni anno infetta circa 40 milioni di persone, il Tifo murino, la Trichinellosi e altre 35 pericolose malattieIn un anno un topo produce 18.000 escrementi e moltissima urina e le deposita in tanti posti diversi. I patogeni possono anche essere veicolati  attraverso la saliva o il sangue. Inoltre i topi  perdono quotidianamente parecchio pelo, uno strato intero due volte l’anno. Così miliardi di peli di roditori e frammenti di questi, che possono contenere ogni tipo di malattie, si depositano nel nostro ambiente. 

I roditori sono eccellenti veicoli delle malattie più gravi, a causa dei tanti parassiti ed agenti patogeni letali che si annidano nella loro pelliccia. Possono essere ospiti e rapidamente trasmettere malattie, infatti i topi si adattano molto bene a vivere con gli esseri umani o in prossimità di essi. Con i loro parassiti condividono le nostre case, nidificano e dormono vicino a noi senza che ce ne accorgiamo. Ovviamente, gli esseri umani sono molto vulnerabili alla potenziale diffusione di agenti patogeni da loro trasportati. I roditori volano con noi, guidano con noi e vivono su navi, autobus e soprattutto su mezzi che trasportano cibo in tutto il mondo. Un roditore con i suoi parassiti e agenti patogeni,  può tranquillamente viaggiare da un capo all’altro del pianeta, indisturbato!

Ed è già successo, in modo funesto qualche secolo fa: quando i topi hanno portato la Peste in Europa.

La “morte nera”, diffusasi in Europa verso la metà del XIV secolo, raccontata da poeti come Boccaccio e Petrarca, ebbe catastrofiche conseguenze: si calcola che morì di peste circa un terzo dell’intera popolazione europea tra i 20 e i 25 milioni di persone.

Tutte le città europee di quel tempo erano, a dir il vero, delle vere e proprie discariche a cielo aperto, con cumuli di rifiuti giacenti a marcire per strada. Come se non bastasse, la tragica situazione igienica era aggravata dall’assenza di fognature, con rifiuti organici versati direttamente in strada da finestre e balconi. È questo il quadro nel quale, nell’ottobre 1347, la peste fa la sua comparsa nei porti del Mar Mediterraneo, a Messina, a Costantinopoli (Istanbul), a Ragusa di Dalmazia (Dubrovnik) ed a Venezia, nota come la capitale del commercio europeo, che intratteneva scambi di prodotti con l’Estremo Oriente.

Il batterio della malattia fu portato dai ratti che viaggiavano a bordo delle navi e che, una volta  sbarcati sulla terraferma, liberavano le pulci, uniche vettrici della malattia. Appurato che il contagio  gravitava attorno alle navi e ai topi, nacque la precauzione di fare sostare per quaranta giorni le navi, con il loro equipaggio, a largo della laguna di Venezia, per appurare se ci fossero dei viaggiatori infetti. Da qui nacque il termine “Quarantena”. La quarantena poteva impedire che gli equipaggi mettessero piede a terra, ma non impediva che lo facessero i ratti, contribuendo così alla diffusione della malattia.

L’area di origine della pandemia sembra esser stata quella regione dell’Asia centrale. La causa scatenante parrebbe esser stata la moria di roditori, dovuta alla scarsità di cibo conseguente all’irrigidimento delle condizioni climatiche. In assenza di roditori, le pulci affamate attaccarono anche l’uomo e gli altri mammiferi. Infine, l’efficiente sistema di comunicazioni dell’impero mongolo propagò il contagio in poco tempo da un capo all’altro del continente asiatico, fino all’Europa.

La peste fu introdotta nella vasta rete commerciale dei Genovesi, che si estendeva su tutto il Mediterraneo.

Giovanni Villani, cronista fiorentino, venne stroncato dalla peste in maniera tanto repentina che la sua cronaca si interrompe a metà di una frase. A Venezia morirono 20 medici su 24, ad Amburgo 16 membri del consiglio cittadino su 20. A Londra morirono tutti i sarti e i cappellai assieme a metà della popolazione della città. Un terzo dei notai di Francia morì, così come un terzo dei cardinali riuniti ad Avignone. Papa Clemente VI, per tutta la durata dell’epidemia ad Avignone, rimase rinchiuso nei suoi appartamenti, dove fece accendere grandi falò. È probabile che in questo modo riuscì realmente a sfuggire al contagio: infatti il calore allontana le pulci!

In Italia la peste risparmiò Milano, mentre a Firenze uccise quattro quinti degli abitanti. In Scandinavia ebbe un effetto disastroso, dove la pandemia colpì così tanto la popolazione da lasciarla senza sovrani. Fu in quel momento che i tre regni nordici: Danimarca, Norvegia e Svezia si unirono sotto la guida della regina Margherita I di Danimarca.

Furono necessari alcuni secoli perché la popolazione europea ritornasse alla densità precedente la pandemia. La peste ritornò nel 1576 (cosiddetta Peste di San Carlo) e soprattutto la terribile peste del 1630 abbattutasi nel Nord Italia ed immortalata da Alessandro Manzoni ne "I Promessi sposi". Da ricordare pure la grande peste di Londra del 1665-1666 e quella di Vienna del 1679. La malattia oggi è tutt’altro che debellata, in quanto vengono ancora registrati nel mondo dai 1.000 ai 3.000 casi all’anno, soprattutto concentrati in Africa e Asia; ma anche nel continente nordamericano (Canada sudoccidentale, Stati Uniti occidentali e meridionali, Messico).

Nel 2009 un importante focolaio con 13 casi di malattia si è verificato in un villaggio libico, ai confini con l’Egitto.
(fonte Wikipedia)

Ecco un elenco delle principali malattie trasmesse dai Topi:

1. Anaplasmosi granulocitica umana

Si trasmette attraverso le zecche dei roditori.

2. Angiostrongilosi

La malattia colpisce il sistema nervoso centrale, si colloca nel cervello o nei polmoni. Si trasmette mangiando verdura cruda mal lavata, acqua con i molluschi infetti, cibo contaminato da feci di roditori, che in questo caso sono ospiti intermedi.

3. Babesiosi

La Babesiosi è una rara infezione da parassiti causata dalla Babesia microti (un parassita dei roditori). Le forme sintomatiche sono caratterizzate da febbre, brividi, cefalea e dolore muscolare in pazienti che presentano epato-splenomegalia e si associa a ittero; può evolvere in insufficienza renale. La malattia non trattata può essere letale.

4. Borrelliosi di Lyme

Presenta tre fasi, che possono essere molto distanti nel tempo tra loro:

  1. Infiammazione e lesione della pelle in corrispondenza della puntura (eritema migrante),
  2. Dolori agli arti, eritemi migranti multipli, meningiti, miocarditi,
  3. Artriti, problemi alla cute, problemi cardio-vascolari, problemi al sistema nervoso centrale e periferico.

Ci si può ammalare nei boschi, attraverso la puntura della zecca Ixodes ricinus che è parassita oltre che dei roditori anche di pecore, cani, bovini, conigli ecc.

Esiste un vaccino.

Vettori: Topi selvatici, Arvicola rossastra, Ratto delle fogne, Quercino

5. Capillariosi da Capillaria hepatica

La Capillaria hepatica è un nematode parassitario che provoca la Capillariosi epatica nei roditori ed in numerori altre specie, fra cui l'uomo.

6. Coriomeningite linfocitaria LMCV (Arenavirus)

Molto pericolosa se contratta in gravidanza, sintomi tipici della meningite o encefalite. Si trasmette attraverso il contatto con gli escrementi dei roditori infetti, o per inalazione di polveri fini contaminate.

Vettori: Specie del genere Mus domesticus, Topo domestico ecc.

7. Criptosporidiosi

Presenta gli stessi sintomi dell’enterite, enterocolite, e si trasmette attraverso l’acqua o il cibo contaminato.

8. Echinococcosi alveolare

Colpisce il fegato, ma anche le ossa, i muscoli, i infonodi ed i polmoni, creando lesioni cistiche. Si manifesta con febbre, brividi, coliche biliari, respirazione difficoltosa. Può rimanere per anni asintomatica.

L’uomo la prende accidentalmente, mangiando frutti del sottobosco contaminati da feci di animali infetti, o altri tipi di cibi contaminati.

9. Ehrlichiosi granulocitica umana, Febbre Q

Primi sintomi appaiono dopo 8-10 giorni e sono febbre alta, mal di testa, brividi, alle volte nausea e eruzioni cutanee. E' pericolosa per gli anziani e le persone debilitate. Si trasmette attraverso la puntura della zecca e nel caso della febbre Q, ed anche mediante inalazione.

Vettori: Arvicola rossastra, Topi selvatici, Ratto delle fogne.

10. Encefalite Powassan

Il virus Powassan può scatenare una grave encefalite che può provocare gravi danni neurologici fino ad essere anche fatale.

11. Encefalite da zecche

Primi sintomi simili all’influenza appaiono tra i 7 e i 14 giorni. Dopo una pausa di 8 giorni, viene colpito il sistema nervoso centrale. Si manifesta come una meningite, è veicolata dalla puntura delle zecche. Può anche trasmettersi attraverso il latte non pastorizzato di vacche capre e pecore. Non si trasmette da un essere umano all’altro.

In Italia, focolai endemici si trovano in Trentino, Friuli, Toscana. Profilassi è raccomandata per chi lavora nei boschi o nelle loro vicinanze.

12. Encefalite equina occidentale

È una infezione virale che provoca l’infiammazione del cervello negli esseri umani.

13.Encefalomiocardite da cardiovirus

Il virus dell'Encefalomiocardite è considerato un virus dei roditori, probabili ospiti naturali, che puà causare morte improvvisa nei suini dovuta a gravi lesioni cardiache ed encefaliche. 

14. Febbre bottonosa mediterranea 

I primi sintomi appaiono dopo 5-7 giorni, con febbre alta mal di testa, brividi dolori esantema maculo-pustole cutanee sotto le piante dei piedi e il palmo delle mani. Questi sintomi decorrono per una o due settimane. Si forma una zona necrotica scura intorno alla puntura della zecca.

Si trasmette attraverso la puntura di zecche. La malattia può trasmettersi anche mediante inalazione di materiale infetto polverizzato.

Vettori: Ratto nero, Ratto delle fogne, Topo domestico, Topo selvatico.

15. Febbre di Lassa

I sintomi iniziali sono piuttosto generici: febbre,cefalea, mialgie, faringodinia con essudato tonsillare, difficoltà ad alimentarsi (disfagia), tosse secca, dolore toracico (a volte forte dolore retrosternale), crampi addominali, nausea, vomito e diarrea.

Il peggioramento delle condizioni cliniche si manifesta con edema del volto e del collo, insufficienza respiratoria, versamento pleurico e pericardico, proteinuria, encefalopatia, sanguinamento delle mucose.

La febbre di Lassa è trasmessa dal contatto diretto con escremanti di roditori o tramite inalazione degli escreti e della saliva dei roditori.

16. Febbre da morso di ratto 

La malattia si manifesta con febbre, vomito, dolori muscolari e articolari, seguiti da lesioni cutanee, eruzioni cutanee nelle estremità, alle volte marcate con placche rosse.

Si trasmette con un morso o  dal contatto con secrezioni di roditori infetti, quindi anche mediante ingestione di cibi contaminati da escrementi di Ratti. I batteri albergano nel cavo orale e nella faringe dei ratti.

Alla malattia sono particolarmente sensibili i bambini sotto i 12 anni, soprattutto in aree suburbane o degradate infestate da topi.

Vettori: Diversi tipi di Roditori ma soprattutto Ratti.

17. Febbre da zecca del Colorado

Si trasmette attraverso il morso della zecca del Colorado (che è ospite dei ratti). I sintomi più comuni sono febbre, brividi, mialgia, cefalea, astenia, rash cutaneo, nausea e vomito. Il periodo di insorgenza della malattia varia da circa 1 a 14 giorni. 

18. Febbre emorragica con sindrome renale (HFRS) (Hantavirus)

La malattia comprende cinque stadi: febbrile (fase delle eventuali emorragie), ipotensivo, oligurico, diuretico e convalescenza (molto lunga). La maggior parte delle emorragie colpiscono le gengive e le mucose, esiste anche una forma più grave che è quella polmonare

Si trasmette attraverso il contatto  e/o ingestione degli escrementi dei roditori, per inalazione di aerosol infetti, raramente dal morso. I Roditori infetti non presentano sintomi.

Vettori: Topi selvatici, Arvicola rossastra, Ratto delle fogne, Odantra, Lemmings.

19. Febbre emorragica di Omsk

Dopo un periodo di incubazione di 3-8 giorni la malattia si manifesta con febbre, cefalea, dolori al dorso e agli arti, spossatezza. e con la comparsa di una eruzione sul palato molle. Nei casi più gravi si hanno emorragie soprattutto a carico delle gengive e dell’apparato digerente. La mortalità è bassa, ma la guarigione è piuttosto lenta; il periodo febbrile può durare infatti fino a 2 settimane. Non esiste un vaccino efficace e la terapia è soltanto sintomatica.

E’ una malattia virale trasmessa da zecche che fungono da trasportatori del virus dai roditori  all’uomo.

20. Febbre maculosa delle Montagne Rocciose

Primi sintomi compaiono dopo un periodo diincubazione di circa 6-7 giorni. I sintomi possono presentarsi gradualmente o improvvisamente e consistono in febbre, anoressia, cefalea, dolore muscolare, nausea e vomito. Alcuni giorni dopo la comparsa dei sintomi appaiono macchioline rosa che col tempo si scuriscono e sanguinano.

21. Febbre ricorrente 

E' una malattia infettiva che si manifesta con febbri ricorrenti. Può essere causata da microrganismi che vengono trasmessi all'uomo dai morsi di pidocchi, acari e zecche. 

22. Giardiasi

Infezione intestinale, talvolta è  asintomatica, ma comunque può causare problemi vari all’intestino. Si  trasmette attraverso il consumo di acqua o cibo contaminato dalle feci.

23. Leishmaniosi 

Può presentarsi in due forme: cutanea o viscerale nella prima appaiono molte lesioni cutanee, nella seconda: febbri irregolari, ingrossamento di fegato e milza e dimagrimento.

Si trasmette attraverso la puntura di zanzare infette, che a loro volta hanno punto roditori infetti.

24. Leptospirosi

Sicuramente è questa la patologia di più frequente riscontro, legata alla presenza di topi e ratti nell’ambiente. I primi sintomi compaiono da 2 a 20 giorni dopo, in modo improvviso con febbre elevata, cefalea e forti dolori muscolari ed articolari; oltre ai sintomi già citati, si possono manifestare anche con difficoltà respiratoria. In rari casi può essere letale.

La malattia  è difficile da diagnosticare, perché molti sintomi sono uguali a quelli dell’influenza in più si manifestano congiuntiviti, itterizia, anoressia, emorragie nel tratto intestinale, nausee. Si cura con gli antibiotici ed esiste un metodo di analisi rapido e sicuro.

Si tramette attraverso i batteri presenti nei reni che tramite l’urina contaminano l’ambiente soprattutto acquatico ( fosse, rogge, canali) ed è proprio  in acqua che questi batteri possono sopravvivere per mesi.

L’infezione può avvenire mediante l’assunzione di acqua contaminata, ma anche per semplice contatto con acque infette, attraverso microlesioni di cute o mucose.

Vettori: Ratto delle fogne, Ratto dei tetti, Topo domestico e molti altri roditori.

25. Miasi da Cochliomya hominivorax

E' una parassitori causata da larve della mosca che colonizza i tessuti di viventi dei mammiferi. 

26. Peste bubbonica e setticemica

La Peste ha un periodo di incubazione tra i 2 e gli 8 giorni. I sintomi sono febbre alta, cefalea, rigonfiamento dei linfonodi con conseguente formazione di pus, delirio. Nella peste polmonare; difficoltà respiratorie, cianosi, alla fine si muore per edema polmonare.

La peste bubbonica è sostenuta da un batterio (Yersinia pestis), che alberga e si diffonde all’interno di popolazioni di topi e ratti. La trasmissione da un ratto all’altro avviene tramite la puntura delle pulci, ma anche, forse, attraverso il morso diretto dei ratti.

Solo la forma di peste chiamata “polmonare”è trasmettibile da uomo a uomo, tramite la tosse e gli starnuti. Attraverso la puntura delle pulci si può trasmettere anche la “Peste bubbonica” e la “Peste setticemica”.

Vettori: Ratto nero dei tetti, meno potenziale di trasmissione ha invece il Ratto delle fogne. L'esordio è insidioso e può durare settimane prima delle manifestazioni di febbre, tosse e dispnea. 

28. Pneumocistosi

Infezione provocata dal fungo Pneumocystis carinii responsabile delle infezioni polmonari. 

29. Rickettisiosi

Le Rickettsiosi sono un gruppo di febbri esantematiche causate da rickettsie, batteri trasmessi da "zecche dure", ampiamente distribuite in tutto il mondo.

30. Salmonellosi 

L’infezione da Salmonella si manifesta con una gastroenterite: il sintomo caratteristico é una forte diarrea e compare entro 48 ore dall’ingestione di cibo o acqua contaminata , accompagnata da vomito e febbre. E’ pericolosa specialmente per i bambini.

La trasmissione dell’infezione avviene attraverso l’assunzione di cibi (uova e carni infette non ben cotte) o acque contaminate da feci di animali o persone ammalate.

I ratti possono trasmettere salmonelle per il fatto che vivendo all’interno di ambienti luridi possono veicolare i germi sul proprio mantello, contaminato da acqua infetta oppure disseminano i germi attraverso le feci.

Vettori: L’infezione è assai diffusa in molte specie di Roditori.

31. Schistosomiasi

La malattia provoca lesioni ai tessuti, rash cutaneo, dermatiti, febbre, ingrandimento del fegato, cisti. Può rimanere asintomatica per molto tempo. Può interessare anche in alcune forme il sistema nervoso o l’intestino. Penetra nella cute creando lesioni.

Vettori: Contatti accidentali con acque dolci infestate con feci umane o di ratto.

32. Serogroup Virus - Malattie causate da 

 I patogeni causano stati febbrili e danni neurologici. 

33. Tifo murino

Causa mal di testa, febbre, dolori alle ossa e alla schiena, nausea vomito e tosse, dolori addominali. E’ più leggero del tipo epidemico. Si tramette attraverso ferite nella cute e mucose a contatto con feci dei roditori infetti

Vettori: Importante serbatoio è il Ratto nero e il Ratto delle fogne, in modo minore il Topo domestico

34. Tifo sylvatico

Si trasmette attraverso i morsi delle pulci o i pidocchi dei topi.

35. Toxoplasmosi

I sintomi della malattia sono simili all’influenza. E' molto pericolosa per le donne gravide (causa la malformazione del feto) provocando danni irreversibili alla vista del neonato, e per i malati di AIDS (encefaliti). 

Si prende attraverso il consumo di carni infette, e poco cotte, specialmente quella di maiale, o vegetali crudi contaminati.

35. Tularemia

Ha un'incubazione di 3-6 giorni e porta febbre alta, mal di testa, spossatezza, faringite, tosse secca, vomito, dolori addominali, diarrea.

E' causata dall'ingestione di acqua o cibi contaminati, dall'inalazione (muovendo il fieno per esempio), per contatto con carcasse di animali infetti o attraverso la puntura di zecche e zanzare infette. Questo batterio sopravvive per lunghi periodi nelle carcasse di animali.

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