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I topi

Topi enormi nel nostro futuro

Sono  stati riscontrati nell’Oxforshire, in Gran Bretagna, ed in altre parti del mondo,  topi predisposti a diventare molto grandi, fino a pesare diverse decine di chili.

Lo sostiene il paleobiologo Jan Zalasiewicz, della Leicester University, che afferma “Conviene che ci abituiamo ad avere sempre più ratti attorno a noi, la loro influenza è destinata a crescere man mano che gli altri mammiferi si estingueranno”.

Il topo stà subendo una lenta ma costante evoluzione verso il gigantismo, come ha già fatto il loro parente, il ratto gigante che vive in Africa ed che arriva a pesare fino a 7 chili.

Fonte Repubblica.it  Scienze del 10.02.2014

Proverbi sui Topi

Fare come i topi degli speziali

Essere circondati di cose belle e non poterne godere, come i topi che vivono in un negozio pieno di cibi appetitosi ma non hanno la possibilità di mangiarli.

Fare la fine del topo

Morire intrappolati in un luogo chiuso, senza possibilità di scampo, come in una nave.
I topi erano molto numerosi sulle navi e quando queste affondavano i topi ne seguivano la sorte. Oppure può collegarsi al vecchio modo di disinfestare cantine e granai: murare le tane bloccando agli animali qualsiasi via di fuga.

Anticamente l’espressione aveva però diverso significato. Presso i Romani, si usava per chi moriva per propria colpa, alludendo al fatto che nessun topo verrebbe mai ucciso se non tradisse la propria presenza con i suoi stessi squittii; i Greci invece la riferivano a coloro che morivano serenamente di morte naturale, come si pensava succedesse al topo.

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Le malattie trasmesse dai Topi

Solo nel secolo scorso, più di 10 milioni di persone sono morte a causa di malattie trasmesse dai roditori.

Ma prima aspetta… Se non vuoi dilungarti in una lunga lettura, scorri in fondo e trovi subito l’elenco delle principali malattie trasmsesse dai roditori, dei sintomi e delle cause.

Ma ora ritorniamo a noi…

Fra principali rischi per la salute pubblica: la Schistosomiasi, che ogni anno infetta circa 40 milioni di persone, il Tifo murino, la Trichinellosi e altre 35 pericolose malattieIn un anno un topo produce 18.000 escrementi e moltissima urina e le deposita in tanti posti diversi. I patogeni possono anche essere veicolati  attraverso la saliva o il sangue. Inoltre i topi  perdono quotidianamente parecchio pelo, uno strato intero due volte l’anno. Così miliardi di peli di roditori e frammenti di questi, che possono contenere ogni tipo di malattie, si depositano nel nostro ambiente. 

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La paura dei Topi

La paura persistente dei topi si chiama Musofobia (dal Greco Mus, topo). Coloro che ne soffrono, sperimentano terrore e ripulsione dinanzi a ratti e topi, ma anche, spesso, in presenza di tutti i roditori. La paura può essere scatenata persino vedendo una foto o un’immagine in televisione.

I sintomi includono: estrema ansietà, terrore associato a manifestazioni di panico (mancanza di respiro, respiro affannoso, battito cardiaco irregolare, sudorazione, nausea, incapacità di articolare frasi di senso compiuto, secchezza delle fauci, tremori diffusi).

La Musofobia è causata da un meccanismo protettivo dell’inconscio, che si è attivato durante una precedente, anche rimossa, esperienza traumatica avuta con dei topi.

La paura esagerata dei topi è stata tradizionalmente attribuita come stereotipo alle donne, in realtà la musofobia è sempre stata sentita da entrambi i sessi. Franz Kafka era terrorizzato dai topi, lo scrisse nel 1917: «È purissimo terrore quello che sento, ed esplorarne le origini è un lavoro da psicanalisti».

Una credenza piuttosto diffusa sostiene che gli elefanti temano i topi, e lo riferisce anche Plinio il Vecchio nelle Naturales Historia.

Una statistica realizzata negli USA radiografa questa paura: il 73% delle persone intervistate pone fra le prime cinque paure che le attanagliano l’ipotesi, molto improbabile, di essere aggredite da un ratto sgusciato dalla tazza del water sulla quale si è seduti.

L’interpretazione della figura del topo come simbolo sessuale si è protratta fino ai giorni nostri, nei dialetti di moltissime lingue sono ancora presenti numerosi termini riferiti ai topi e aventi una connotazione sessuale (“topa”,“zoccola”, “rattoso”…).

In questi casi più che alla fertilità l’immagine sembra richiamarsi  ad un’idea tenebrosa e sotterranea del sesso, una paura di essere afferrati da qualcosa di viscido e di corrotto.

I topi ridestano paure ancestrali. Il particolare aspetto di questi animali, allo stesso tempo tubolare ed ovoidale, coperto di peli, untuoso e scuro, rimanda a connotazioni sessuali.  Freud ha scritto pagine memorabili a tal proposito.

Ma è ancora Freud a illustrarci un’ulteriore interpretazione della figura del topolino, quella di un essere amabile indifeso, che richiama un bambino o la persona amata.

Incredibilmente Topo!

Il topo è di gran lunga, molto più dell’uomo, l’animale che in natura, grazie alla sua resistenza, “intelligenza” e senso della comunità, riesce a sopravvivere nelle condizioni più estreme, lasciando stupefatti ed ammirati gli scienziati di tutti il mondo. 

 

 

 

 

 

Il topo infatti è in grado di:

  • Vivere in qualunque clima, a temperature dai – 40° C sino a + 60° C;
  • Apprendere e comunicare ai suoi consimili le informazioni ottenute e le proprie esperienze;
  • Trasmettere geneticamente le resistenze acquisite alle generazioni future che nascono immunizzate;
  • Riprodursi a velocità sbalorditiva in qualsiasi condizione climatica;
  • Ritenere lo sperma, così la femmina può ingravidarsi da sola quando serve;
  • Sopravvivere e adattarsi a quasi tutti i veleni esistenti;
  • Sopportare tutte le radiazioni, persino quelle nucleari;
  • Rimanere illeso anche dopo gravi traumi fisici (come il cadere dal quinto piano);
  • Superare shock elettrici fino a 220 volt per sessanta secondi;
  • Nutrirsi di qualsiasi sostanza organica disponibile;
  • Bere anche acqua inquinata o acqua di mare;
  • Essere immune alla maggior parte delle infezioni;
  • Intrufolarsi in aperture poco più grandi di una moneta da 10 centesimi;
  • Rodere materiali duri come il calcestruzzo, il piombo o il ferro;
  • Risalire lungo pareti verticali;
  • Nuotare senza sosta per quasi un chilometro;
  • Restare in vita anche dopo essere rimasto in acqua per tre giorni.
  • Prosperare anche nelle miniere di carbone a 600 metri sotto terra.

 

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