La Maison Cartier ha premiato l’iniziativa imprenditoriale di 6 donne di tutto il mondo, che hanno creato un’impresa innovativa, durante l’edizione 2014 del Cartier Women’s Initiative Awards.
Le sei vincitrici sono state annunciate durante la Cerimonia del 16 ottobre 2014 per la consegna dei Premi all’imprenditoria femminile più innovativa del mondo. Le finaliste sono state selezionate considerando i progetti che erano maggiormente innovativi, che potevano avere il massimo impatto sociale ed essere sostenibili a lungo termine. Il Premio ha avuto due fasi:
La Prima fase in giugno: La giuria ha selezionato 18 finaliste, i tre migliori progetti per ciascun continente, sulla base di un Business Plan che descriveva ciascuna azienda. Alle finaliste è stato affiancato un coach che le ha aiutate a superare le ulteriori fasi di selezione.
La Seconda fase in ottobre: Le finaliste sono state invitate in Francia per l’ultima fase della competizione, che includeva un Business Plan dettagliato ed una presentazione orale di fronte alla Giuria internazionale, una per ciascun continente. Le finaliste hanno avuto modo di partecipare anche al Women’s Forum di Deauville.
La vincitrice per l’Europa è Carla Delfino con l’azienda Imperial Europe, Italia che produce repellenti non tossici per tenere sotto controllo senza uccidere i topi.
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La rivoluzione delle donne che inventano
Di Annamaria Barbato Ricci
Quante donne hanno inventato qualcosa? Fino a pochi decenni fa, pochissime, perché non basta Madame Curie (e neanche la prima moglie di Einstein, Mileva Maric, sua compagna di studi, che qualche maligno insinua abbia messo lo zampino persino nella elaborazione della celebrata Teoria della relatività) a pareggiare i conti col numero degli inventori uomini. Se si va a indagare, persino ai giorni nostri, di brevetti intestati alle donne, specie in Italia, ce ne sono pochini.
Carla Delfino e il suo ‘Scappatopo’ vincitore del premio Cartier ‘Women Initiative Awards 2014
Ora un’imprenditrice, Carla Delfino, grazie a un brevetto che sconfigge un eterno problema, ovvero l’infestazione dei topi in campagna e in città, non solo fa una start up di successo, ma sbaraglia quasi duemila candidate che concorrevano per il prestigioso Premio Cartier ‘Women Initiative Awards 2014’. Sei sono state nel mondo le vincitrici, e la ‘nostra’ ha conquistato il primato per l’Europa durante una bella cerimonia a Deauville, nel corso del Women’s Forum for the Economy and Society. Il sistema si chiama, semplicemente, ‘Scappatopo’ e allontana i topi senza ucciderli, rendendo loro invivibile l’area in cui è diffuso, attraverso la diffusione di granuli di mais pretrattati con una segretissima e non tossica miscela di oli essenziali e estratti naturali. Se i topi vengono sterminati attraverso i comuni topicidi, infatti, si sviluppa nei superstiti una resistenza ai veleni e una sorta di reazione inversa, che li fa moltiplicare vertiginosamente, manco fosse un afrodisiaco!
L’imprenditrice che allontanerà i topi dalle città.
Una vittoria di Pirro, insomma; cosa che non avviene con lo ‘Scappatopo’ italiano, che, piuttosto, si comporta come il Pifferaio di Hamelin, allontanando cortei di topi anche dalle città. Non di rado a Roma, ad esempio, nei pressi dei cassonetti, c’imbattiamo in figurette pelose che scorrazzano per le strade. Carla Delfino, origini siracusane ma con azienda romana, deve l’intuizione di questo metodo più che altro alla sua propensione alle sfide: non è una biologa, ma una storica dell’arte, specializzata in arte medioevale e, sul versante imprenditoriale, ha iniziato in un settore fondamentale, ma aperto a pochi eletti: produce sofisticati macchinari per il controllo dell’autenticità della banconote.
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Il Trionfo dello Scappatopo
Carla Delfino, imprenditrice romana, ha capito cosa vuol dire stare sul red carpet. Solo che il parterre era composto da star della finanza e dal Gotha del potere femminile nel mondo. Riuniti a Deauville, in Francia, per la consegna del premio Cartier che ogni anno assegna a sei donne nel mondo per la migliore idea innovativa nel sociale. E Carla ha vinto, prima italiana, con un prodotto innovativo e incredibile: un repellente biologico a base di mais e di oli essenziali che allontana i topi, senza ucciderli. Lo Scappatopo.
“Mi sembrava di essere agli Oscar. Un’esperienza incredibile – da detto Carla Delfino – Anche Cartier ha avuto naso. Io però l’ho detto subito quando ho mandato la domanda, che era un repellente per topi, anche se gradevolmente profumato. Sa loro sono un marchio di lusso”.
Ma anche la sua idea ha dell’incredibile, ci ha lavorato tre anni, ogni sera dalle 20 alle due di notte. Ha coinvolto due Università, ha studiato anche gli antichi Egizi (anche loro avevano problemi di topi, non per niente per loro il gatto era una divinità). La natura ha un rimedio per ogni problema.
Cartier Women Initiative: in finale un’italiana
Carla Delfino è tra le 18 imprenditrici più innovative del mondo, grazie a un prodotto green e… decisamente risolutivo
Per la prima volta in 8 anni di esistenza del premio Cartier Women Initiative per le imprenditrici più innovative di tutto l’orbe terracqueo, un’italiana conquista un posto tra le 18 finaliste che si contenderanno 6 premi (un pacchetto di 20 mila dollari, un anno di coaching, creazione di network e visibilità sui media internazionali) assegnati la mattina del 16 Ottobre 2014, presso il Global Meeting annuale del Forum delle donne a Deauville, in Francia. Tra le biciclette di bamboo di Winnifred Selby del Ghana, il cioccolato lower calorie fermentato (Jieun Chang, Sud Corea) o la distribuzione di energia solare alle popolazioni più isolate della thailandese Salinee Tavaranan, l’italiana Carla Delfino (vicepresidente dell’Aidda, Associazione imprenditrici e dirigenti di azienda) vince con con un prodotto super green: un sacchetto a base di granuli di mais e olii essenziali ben profumato che frastorna e tiene lontani i pets senza ucciderli. Ma attenzione: qui si usa la parola inglese pets (come nel premio) per intendere con eleganza i topolini di ogni size(misura). Messo a punto dall’Università di Napoli e di Roma, seguito in ogni fase da Delfino, il prodotto è super efficace, non inquina, non è tossico per le persone e neanche per gli animali. Ora, non è elegante discuterne in società ma chiunque sia stato a Roma, a Londra o a Manhattan – per non dire di Calcutta o Il Cairo – sa benissimo che avere un rimedio per tenerli lontani dalla casa o dalla stanza è prezioso quanto sapere dove fanno un impeccabile Martini. Il prodotto è già in commercio, a noi non resta che tifare Delfino. (Alessandra Di Pietro)
Donne sul podio
“Perché un progetto funzioni bisogna avere spirito di sacrificio”. Parola di Carla Delfino, 54 anni di Siracusa, una delle vincitrici dell’ultima edizione del Cartier’s Women’s Initiative Awards. Si tratta del premio che ogni anno la maison di gioielli Cartier assegna alle imprenditrici con idee innovative e socialmente utili. Carla Delfino ha lavorato senza tregua al suo progetto “anche dopo le 10 di sera”. Poi è arrivata la vittoria. “Una felicità straordinaria, è la prima volta che vince un’italiana”.
Il prodotto che ha inventato, Scappatopo, è un repellente ecologico contro i roditori, che li tieni lontani senza ucciderli e senza inquinare. Originale come ci è riuscita?
“Da storica dell’arte ho studiato come facevano in passato i romani e gli egiziani, ho persino parlato coi pellerossa in America. Poi ci ho aggiunto le biotecnologia, facendo ricerca con le università La Sapienza di Roma e Federico II di Napoli”.
Consigli per le giovani imprenditrici?
“Abbiamo il dono della creatività, usiamola per realizzare qualcosa di nuovo. E impariamo a comunicare le nostre idee”.
Ogni anno in Europa ci sono 321 mila infezioni causate dalla contaminazione del cibo con gli escrementi di topo. Un topo, in un anno, mangia 27 chili di cibo che ruba agli uomini, ed è portatore sano di 35 malattie tra cui alcune letali. Per affilare i denti, come gli impone la sua natura di roditore, predilige i cavi elettrici: l’Organizzazione Mondiale della Sanità ritiene che metà degli incendi sviluppatisi nelle proprietà agricole in Gran Bretagna siano stati causati dai topi, che hanno roso cavi causando danni per 240 milioni, mentre negli USA ogni anno sono calcolati non meno di 1,5 miliardi di dollari di danni causati da incendi, con 6500 morti in circa 10 anni. Gli USA perdono inoltre 15 miliardi di dollari all’anno in agricoltura per alimenti mangiati dai topi, 19 miliardi invece in beni di vario genere, dai libri ai mobili.
Leggi tutto: Green Up Gennaio 2015