Un attento amico linguista, Alfio Lanaia, e una dottoranda non meno attenta, Angela Castiglione, sapendomi tanto refrattario a facebook quanto interessato ai problemi della formazione delle parole, mi hanno messo al corrente del vivace dibattito sulle regole del lessico svoltosi qualche giorno fa tra colleghi linguisti – Anna M. Thornton, Sergio Scalise, Maria Grossmann, Claudio Iacobini, Pietro Maturi, Laura Bafile ed altri. L’occasione è stata creata da un testo pubblicitario contenente il neologismo “ScappaTopo“ collocato sotto il disegno di un ratto con la parafrasi “Tiene lontano i topi!”. In basso il testo pubblicitario precisava ulteriormente che «Scappatopo è il bio-repellente organico […] che non uccide i topi ma che li tiene lontani».
Il dibattito ha riguardato la funzione sintattica del nome “Topo“. Scalise ha creduto di poterlo interpretare come complemento oggetto, evidentemente in quanto post-verbale, e di conseguenza il verbo scappare sarebbe diventato “transitivo”. Ma l’uso transitivo di scappare non è stato confermato dagli altri partecipanti (con cui concordo anch’io da parlante meridionale) in alcuna varietà geografica dell’italiano. L’analogia invocata da Scalise agli usi analoghi di “parlanti meridionali” come in scendere (‘portare giù’) il cane si è rivelata alla fine fuorviante. Una spiegazione adeguata ai dati e coerente con la teoria dei composti, è però possibile se in scappatopo si individua un “topo (soggetto-agente) che scappa”, ovvero lo scappatopo è un “bio-repellente grazie a cui il topo scappa”. Sintatticamente, si tratta di un composto “verbo (intr.) + nome (soggetto)”. Semanticamente è un composto esocentrico, senza cioè una “testa” morfologica, scherzosamente “acefalo” (non indica infatti né “un topo” né “uno scappa”). Composti analoghi sono marciapiede “(strada su cui) il piede cammina”, o corrimano “(sbarra su cui) la mano scorre”. O il batticuore, “il cuore che batte”, ricordato dalla Thornton, col cuore soggetto, ma endocentrico (battiCuore).
Invece il girasole, se è una pianta che ha tendenza “a girare sempre il capolino verso il sole”, non può essere interpretato come composto “verbo + nome” con il nome che “ne costituisce il soggetto”. Si tratta piuttosto di un “verbo + complemento”, ovvero di pianta che “gira(al)sole”, con cancellazione della preposizione al. Semanticamente il composto è esocentrico, senza testa morfologica, ovvero scherzando un “composto acefalo”.
Anche in tornaconto ci troviamo dinanzi a un composto “verbo + nome” con il nome che avrebbe funzione di soggetto “il conto torna”, ma in realtà interpretabile anche come ciò che “torna (al) conto”, cioè un guadagno. Analoga la cancellazione della prep. al. Semanticamente anche qui, composto esocentrico, senza testa, “acefalo”.
Non meno interessante è un secondo neologismo pubblicitario “Il nuovo Smacchiatappo“ riferito al “Dash actilift”, tirato in ballo da Laura Bafile. Ovvero il “Dash Liquido con Smacchiatappo“. Qui smacchiaTappo indica un “Tappo che smacchia”, cioè con funzione di smacchiatore. Composto quindi sintatticamente “verbo + Nome (soggetto)”. Semanticamente si tratta di un composto endocentrico con “Testa a destra”, d’accordo con la Bafile.
Alla fine quindi i parlanti – qui i pubblicitari – si mostrano creativi, ma non ‘sregolati’ o ‘sgrammaticati’. I loro prodotti sono infatti analizzabili all’interno di teorie con le loro regole ben esplicitate dai linguisti. E anche le teorie si rivelano coerenti e adeguate rispetto a queste creazioni linguistiche, senza dover essere “messe in discussione”.
Carla Delfino racconta la sua vita di imprenditrice e di donna alla rivista A, parlando oltre che dei suoi studi in Italia ed all’estero, della sua famiglia originaria di Siracusa e delle prime esperienze come imprenditrice sin dal 1996, di quando fonda la sua prima azienda, e di quando viene invitata ad iscriversi in AIDDA, l’Associazione delle Imprenditrici e Dirigenti di Azienda Italiane. Parla del suo amore per l’arte e del suo ultimo successo: l’Imperial Europe, la Start Up innovativa, che si dedica allo studio e dalla ricerca assieme alle Università di Roma e Federico II di Napoli, di un rivoluzionario repellente per topi, che tiene lontani i topi con un profumo gradevole. Scappatopo non ha nulla a che vedere coi topicidi, con le esche avvelenate, coi veleni tossici ed inquinanti per uccidere i roditori, ma è un prodotto a base di oli essenziali e mais, che rispetta l’ambiente e non crea problemi agli animali domestici e alle persone.
La FILDIS Siracusa ‘mette in scena’ una serata speciale che rientra nel ciclo 2014 di “Conversazioni a Regola d’ARTE” che dal 2011 dedica alle professionalità femminili d’eccellenza, come membro ufficiale della IFUW- International Federation of University Woman e della UWE- University Woman of Europe.
Argomento principe dell’incontro “La Sicilia delle donne: dal mito alla contemporaneità” organizzato dalla FILDIS Siracusa in collaborazione con l’AIDDA, l’Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d’Azienda.
L’evento prende spunto dal libro di Vittorio Lo Iacono e Carmen Zanda “La Sicilia delle donne” da cui emerge, attraverso la presentazione di 27 profili di donne, il vero ruolo delle donne nel creare in Sicilia positività e rilanciare il business del “Made in Sicily” nei diversi settori della cultura, del sociale, dell’arte e dell’imprenditoria.
La nota di apertura del Grand Soiree che immette nell’affascinante atmosfera della serata è affidata all’archeologa Elena Flavia Castagnino che presenta “Il solstizio d’estate tra mito, letteratura e archeologia”.
Ospiti d’onore sono le imprenditrici Carla Delfino, Vice-presidente Nazionale AIDDA, Isabella Bambara De Luca, Giovanna Nicotra, Presidente AIDDA Sicilia, insieme a Nicola Macaione (editore Scé), Carmen Zanda e Vittorio Lo Iacono co-autori del libro “La Sicilia delle Donne”.
Carla Delfino, siracusana, è il cuore pulsante dell’Imperial Emporium, azienda dinamica e moderna da lei fondata oltre quindici anni fa a Roma, che ha conquistato la leadership nel settore delle macchine per il trattamento e la verifica del denaro, affrontando importanti investimenti nella ricerca di nuove tecnologie. Con le sue sedi in Cina e Hong Kong e la sua organizzazione di purchasing buyer experts, si occupa, per clienti di tutto il mondo, di acquistare beni, supervisionandone in toto la filiera dall’ordine alla consegna a destino, garantendo con la sua struttura, la massima affidabilità e qualità a un prezzo imbattibile.
Sono state selezionate le 18 finaliste del Cartier Women’s Initiative Awards che ogni anno premia 6 donne, una per ogni continente del mondo, che si sono distinte grazie alla qualità del loro progetto imprenditoriale.
Le finaliste sono state invitate a presentarsi davanti ad una giuria internazionale, che si riunirà il 15 di ottobre, a Deauville in Francia in occasione del Women’s Forum.
Per l’Euroa è stata selezionata l’italiana Carla Delfino della società Imperial Europe, con il progetto Scappatopo . Scappatopo è un rivoluzionario repellente organico per topi, a base di estratti di origine naturale e granuli di mais, che allontana i topi dalle aree interne creando una barriera invisibile, dal profumo gradevole e senza effetti indesiderati per gli uomini e gli animali domestici.