Millionaire.it 16.06.2015
Carla fa innovazione con un bio repellente per topi Inventa un repellente per topi che li allontana senza ammazzarli. I vantaggi?
Non inquina, non è pericoloso per bambini e animali domestici. E promette di essere più efficace rispetto ai topicidi sul mercato. Carla Delfino, 55enne siciliana, è l’ideatrice di ScappaTopo, un prodotto innovativo con il quale ha già ricevuto diversi riconoscimenti (tra cui il premio Cartier come imprenditrice innovativa e il terzo poso al Best Practices).Imprenditrice (produceva e vendeva macchine per controllare soldi) ha saputo rimettersi in gioco: «Con la concorrenza dei cinesi era difficile fare prodotti di qualità. Allora ho pensato di guardarmi intorno.
Ho letto di nuove leggi in America e Europa che mettevano al bando i topicidi più pericolosi per i danni all’ambiente e alla salute di animali domestici ed esseri umani, soprattutto bambini. Allora mi sono messa a studiare. Il mercato dei bio repellenti per topi era inesplorato» racconta Carla a Millionaire.
Studia, viaggia, si informa. Analizza i dati: 1,5 miliardi di dollari i danni causati dai topi nella sola America, 25% degli incendi imputabili ai ratti che rosicchiano i cavi elettrici. Un problema sociale che i topicidi hanno solo aggravato: «Le 900mila tonnellate l’anno di topicidi prodotti hanno risolto il problema, ma lo hanno reso ancora più drammatico.
Dagli anni ‘50, quando i primi topicidi sono stati introdotti a oggi, il rapporto topi uomo era 2 a 1. Oggi è 12 a 1. I topicidi aumentano il numero di topi in circolazione (di fronte alla morte di uno della colonia, il capo ordina alle femmine di riprodursi più rapidamente). I topi si adattano al topicida e ne diventano immuni. E quel che è peggio, solo in America i topicidi causano la morte di 150mila animali domestici e 88mila bambini finiscono al pronto soccorso ogni anni perché lo ingeriscono, alcuni dei quali muoiono».
Carla impiega due anni di studio in biblioteche per cercare soluzioni alternative. Viaggia, Londra, Hong Kong, in America per parlare con i pellerossa, per capire come i popoli in passato avevano affrontato il problema: «La scoperta è stata che esistono diverse piante in natura che se usate insieme infastidiscono il topo, attaccando i suoi sensi, soprattutto quello dell’olfatto. Ho cercato collaborazioni con le università e insieme a professionisti abbiamo elaborato il repellente.
Diversi esperimenti per creare la formula più efficace, che abbiamo poi brevettato». Per mettere il prodotto sul mercato, crea una startup innovativa (Imperial Europe srl), investe suoi soldi, e accede ai finanziamenti della regione Lazio e ha vinto recentemente un finanziamento europeo Horizon2020. Vende il suo prodotto in supermercati, farmacie, negozi di animali e per giardinaggio, online e si prepara al lancio sul mercato europeo.
Cosa insegna la tua storia? «Come dice Samantha Cristoforetti (astronauta appena tornata da una missione sullo spazio) nella vita vince chi sceglie la strada più difficile e faticosa. Chi lavora duramente, chi non cerca scorciatoie.
In sintesi, trova un’idea, conosci il mercato meglio dei tuoi concorrenti, e lavora con passione senza misurare il tempo, dimenticando i sabati e le domeniche. Il duro lavoro ti rende più bravo e alla fine ti premia».
Carla fa innovazione con un bio repellente per topi